. . . i tuoi occhi velati di tristezza –
amo questa malinconia d’assenza …
Amo, nei segni del dolore, il tuo viso pulito,
amo, anche, il tempo baro che lo ha reso indefinito.
Amo il fondo dei tuoi occhi velati di tristezza
nell’immersione fluida di un sogno infranto in vaghezza.
Amo questa malinconia d’assenza
che pesca tra i brandelli carnali della tua presenza.
Amo questo scrivere indarno
nel fiore di un ricordo lungo l’Arno.
Amo, anche, del mio dire la tua stizza
che quest’amore ti fa avvertire come un’ossessa bizza.
Amo, amica, il tutt’intorno
del pensiero continuo di te di cui m’adorno.
grazie Raia…