. ❤️ . VIENE, VIENE (auguri, più o meno) . ✿ . Ogni bene . ❤️ . Cari saluti . ❤️ .
"...e poi Letteratura e Politica"
Volevo scriverti una poesia d’amore.
Cazzo, sai la novità.
Eh, sono disoccupato questa mattina,
magari domani devo rispondere al telefono,
o scaricare casse di frutta.
Te ne vuoi stare zitta?
Insomma volevo scriverti quelle cose
Carine e mi verso da bere.
Giusto, dico. Parto da qui. Dalla
Sete, parto.
Poi mi viene in mente Neruda e m’incazzo.
Nel 1923, prima di essere famosissimo, scrive:
“Sete di te mi incalza nelle notti affamate”.
E quando dieci anni dopo la rilegge dice:
“Sì, ma ero giovane”.
Neruda non aveva più sete.
Io invece sì, ma non posso scriverlo.
Allora mi viene in mente la sfiga di Houellebecq,
già il cognome, e il suo terrore della notte senza
seni da toccare, senza piedini da baciare.
Mi vengono in mente tutti,
anche quelli che amano i ragazzini,
quelli che si girano per un bel culo,
quelli che si farebbero sparare per il…
View original post 44 more words
You must be logged in to post a comment.