Feeds:
Posts
Comments

Archive for March, 2020

. . . per una sola rosa rossa…

LATITUDINI E ALTRE PAROLE

potrei correre senza cielo
con gli alberi in rima
e le finestre lunghe cento metri
perfino a mezzanotte
amando storie senza posto
magari per una sola rosa rossa

alla fine di ogni passo
quando la luna si allena sui volti
e ogni ora si stringe addosso
per una specie di poesia
che indugia ancora
e ancora come una falsa promessa

nel tempo che si fa seno
con gli uccelli durando vento
insieme al mare di mille gocce
e le parole a strati delle periferie
o per quelle lasciate alla voce
a battere chiodi in petto

dentro dintorni e vocazioni
quelli di una vecchia stazione
in mezzo al fumo delle rotaie
e al mondo in fondo alle curve
quasi nel modo in cui un ramo
si appende amaramente a dio

View original post

Read Full Post »

23 marzo 2020
. . . Paolo Rumiz:

Stamattina ho appeso fuori dalla porta un foglio con su scritto:

«Mi ricorderò di voi quando tutto sarà finito. Di voi che avete smantellato la sanitàpubblica per finanziare centri di estetica e ora tuonate contro lo Stato perché mancano respiratori. Di voi farisei che, mentre pontificavate sulla vita, mettevate il profitto davanti alla vita stessa, e la difesa dei beni davanti a quella delle persone. Di voi, che ci avete coperto di veleni e lasciato desertificare l’Italia dei borghi; e di voi, volonterosi partigiani dell’economia del saccheggio, dello scarto e dello spreco, che avete de-localizzato in Asia e tolto lavoro alla nostra gente.

E di voi, che avete coperto tutto questo, facendoci credere che il problema fossero gli immigrati, quando siete stati i primi a chiamarli per ingrassarvi il culo.
E soprattutto di voi, ultra-liberisti da talk show, che avete smantellato cultura e senso del dovere, obbligandoci a gestire questa emergenza più con la polizia che con l’educazione civica.

E infine di voi, che anche ora, nel momento estremo, seminate zizzania e bugie per coprire di fango chi senza clamore si spende per soccorrere gli ultimi».
Scritto d’impeto, dopo avere letto un report agghiacciante sulle responsabilità dell’ecatombe a Bergamo, epicentro dell’infezione, con centinaia di morti al giorno. Ho due figli lontani, ciascuno con un nipotino. Uno nelle Langhe in Piemonte, l’altro in Svizzera.
Il primo non è mai stato così contento di vivere in campagna. «Fino a ieri gli amici mi chiedevano: “ma come fai a vivere lì senza nemmeno un cinema?” e oggi sono io che chiedo loro come fanno a vivere in città, senza la natura accanto». Michele sa che, con una creatura di quattro anni, avere del verde dove sgambare è impagabile. Ora ci sentiamo più di prima, via Skype o Whatsapp. Stasera, su un tavolo pieno di tessere di legno colorato e bandierine, eccomi in collegamento video a spiegare al piccolo, affamato di storia, come Annibale ha battuto i Romani in battaglia, arretrando.
Mi guarda, affascinato. Ma il “clou” della giornata è al mattino, quando lui è ancora aletto e al nonno —che per l’occasione indossa turbante e mantello — tocca il racconto della fiaba.
Storie italiane mirabilmente asciutte, raccolte da Calvino. Mostri, metamorfosi, incantesimi. Un mondo antico che non ha ancora dimenticato che a governarci sono spesso forze misteriose, complesse e sconosciute.
.

27 marzo 2020
La Repubblica,

https://palomarblog.wordpress.com/2020/03/27/mi-ricordero-di-voi/
.

Read Full Post »

. . . Grazie per quello tremore che turba la tua voce…

Poesia in rete

Foto di Paul Apal’kin

Grazie per la parola
che ancora accendi nel mio cuore,
per quel raggio che dal bene
hai ricevuto in dono
e che nel mio abbandono
lasci che nasca
come fosse grano in un deserto,
per quella tua bellezza,
per l’orma divina del tuo sguardo,
per quella tua dolcezza che vorrei baciare
come si bacia l’innocenza,
inginocchiato davanti alla tua anima
quando una lieve ombra
la lascia affiorare sulla carne,
per quello che chiami il tuo peccato,
per il tremore che turba la tua voce
quando mi dici l’indicibile
e lasci l’impronta dell’amore
in questo cuore arato.

Roberto Carifi

da “Amore d’autunno”, Guanda Editore, 1998

View original post

Read Full Post »

. . . sono salvatore della vostra solitudine …

iwantyouhappy

. . . OGGI *XXII*XI*MMXIX * Nasceva DAVID MARIA TUROLDO *
https://wp.me/paryqI-3IU
* Nasceva 22.11.1916 David Maria Turoldoil presbitero, teologo, poeta e antifascista italiano * Fu cantore delle Sacre Scritture e della carità cristiana, con versi profondi.

Tra il 1948 e il 1952 pubblica le raccolte di liriche Io non ho mani (Premio letterario Saint Vincent) e Gli occhi miei lo vedranno che lo rendono noto al grande pubblico, suscitando l’ammirazione di poeti come Andrea Zanzotto, Luciano Erba e Alda Merini. Tuttavia non fu amato molto dalla critica, che lo vedeva forse come un poeta minore.

Lo ricordiamo con alcune sue poesie:
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Io non ho mani
. . . . . . …

View original post 290 more words

Read Full Post »

. . . Tali persone stanno salvando il mondo….

Donne della realtà

di Jorge Luis Borges*

L’Italia si è affacciata alla finestra per dedicare un applauso a tutto il personale sanitario che senza soste si sta prodigando negli ospedali del nostro Paese per curare e tentare di salvare le persone contagiate dal Corona Virus.

Noi, per dire grazie, dedichiamo questi versi a medici, infermiere, infermieri, inservienti, addette e addetti allle pulizie, volontari, autisti delle ambulanze, centralinisti, cuoche e cuochi, piloti dell’elisoccorso, donne e uomini della Protezione civile

L’illustrazione di Franco Rivolli è in queste settimane di drammatica emergenza nazionale anche l’immagine di copertina del Gruppo Facebook Donne della realtà (https://www.facebook.com/groups/111891668591/)

LOS JUSTOS

Un hombre que cultiva su jardín, como quería Voltaire.

El que agradece que en la tierra haya música.

El que descubre con placer una etimología.

Dos empleados que en un cafè del Sur juegan un silencioso ajedrez.

El ceramista que premedita un color y una forma.

View original post 214 more words

Read Full Post »

La semplicità.

. . . ALDA: lì c’è ancora amore…

Senso della vita

La semplicità è mettersi nudi davanti agli altri.

E noi abbiamo tanta difficoltà ad essere veri con gli altri.

Abbiamo timore di essere fraintesi,

di apparire fragili,

di finire alla mercè di chi ci sta di fronte.

Non ci esponiamo mai.

Perché ci manca la forza di essere uomini,

quella che ci fa accettare i nostri limiti,

che ce li fa comprendere,

dandogli senso e trasformandoli in energia, in forza appunto.

Io amo la semplicità che si accompagna con l’umiltà.

Mi piacciono i barboni.

Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,

sentire gli odori delle cose,

catturarne l’anima.

Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo.

Perché lì c’è verità,

lì c’è dolcezza,

lì c’è sensibilità,

lì c’è ancora amore.

Alda Merini

View original post

Read Full Post »

Tramonti infetti

. . . le stelle che verranno…

ANGOLI DI PENSIERO

A raggi

se ne va

il sole

dietro la collina,

mentre

noi tutti

godiamo

del tramonto

piantonati

in casa,

senza poterci

distendere

su un campo,

a illuderci

delle stelle

che verranno.

Carlo Molinari

http://carlo-molinari.simplesite.com

#tuttoandràbene

View original post

Read Full Post »

. . . Dionysius of Halicarnassus:

SENTENTIAE ANTIQUAE

Dionysius of Halicarnassus, Roman Antiquities (1.36)

There is another story told by the inhabitants, that before the reign of Zeus, Kronos ruled in that land, and the period of life named after him was fruitful in all of the things which the seasons produce, and that it was fruitful for no one more than themselves. If anyone wished to take away the mythical part of this story and examine closely the excellence of the land, from which the race of humans has harvested so much of the greatest happiness born immediately either (as the old story has it) from the earth or otherwise, they would not find any land more suitable than this.

For, to compare one land with another as great in size, not only in Europe but in all the world, it seems to me that Italy is the greatest of all. Indeed, it does not escape me…

View original post 310 more words

Read Full Post »

• Appello di MARIO MONICELLI

iwantyouhappy

• Ultimo appello di MARIO MONICELLI

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

.
. . . Mario Monicelli, nonostante le sue non buone condizioni di salute, aveva accettato di fare un appello per l’Aquila, per la manifestazione “Macerie di Democrazia” del 20 novembre 2010.

Era metà novembre quando andai a Via dei Serpenti, nel rione Monti. Erano circa le sei di sera ed aspettavo con ansia il momento di suonare al campanello di quella porticina che separava la vita romana dalla vita privata di Mario Monicelli, regista. Anzi il Regista.

Trovai Monicelli nel salone della piccola casa seduto su di una poltrona e di fronte la televisione accesa ad un volume molto…

View original post 326 more words

Read Full Post »

. . . Porto alle stelle la mia creatività…

Poesia in rete

Nicanor Parra

L’autore non risponde dei fastidi che possano arrecare i suoi scritti:
Sebbene gli costi
Il lettore dovrà considerarsi sempre soddisfatto.
Sabelius, che oltre che teologo fu un umorista consumato,
Dopo aver ridotto in polvere il dogma della Santissima Trinità
Rispose forse della sua eresia?
E se arrivò a risponderne, come lo fece!
In quale modo strampalato!
Basandosi su quale cumulo di contraddizioni!

Secondo i dottori della legge questo libro non si dovrebbe pubblicare:
La parola arcobaleno in esso non appare da nessuna parte,
Meno ancora la parola dolore,
La parola torquato.
Sedie e tavoli sì che figurano in abbondanza,
Feretri! Strumenti da scrivania!
Cosa che mi riempie di orgoglio
Perché, a mio modo di vedere, il cielo sta cadendo a pezzi.

I mortali che abbiano letto il Tractatus di Wittgenstein
Possono dirsi fortunati
Perché è un’opera difficile da rimediare:
Ma il Circolo di Vienna si è sciolto da…

View original post 548 more words

Read Full Post »