. . . forse coraggio fu solo morire dove luce venne per fallire sottovoce…
in disperata tristezza venimmo
a seguire il mondo,
tramortiti e per un po’ indenni
anime a stringere denti
dentro un angolo d’inutile miele perenne,
fummo l’oblio di un luogo tradito
santi disarcionati senza più croce,
di ponti sentimmo soltanto il freddo
incapaci di salire
chiamammo strade anche le spine
divelti in miliardi di comete
come un fiato avvisaglia di ogni respiro
e forse coraggio fu solo morire
dove luce venne per fallire sottovoce
a reclamare un altro passo
in contrasto a questo sole nero
negazione di ogni cielo
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