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Archive for August, 2021

¡¡¡ A L D A !!! Che grande ricchezza.
Che grande tristezza … Starei ore ad ascoltarla.
…………. VIVERE E LASCIAR VIVERE
https://youtu.be/byyOMmEkTtI
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SONO UN POETA
https://youtu.be/DEI_NPQWF_E
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Alda Merini – La Poetessa dei Navigli
https://youtu.be/sKRX17TLsq8
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Alda Merini (1931–2009) Interviste in diverse fasi della sua vita…apparizioni televisive ed altro …

” . . . Che cosa mi manca? Mi mancherebbe tanto di morire, perché io l’inferno della vita me lo sono goduto tutto.

. . . Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso.
Anche la follia merita i suoi applausi…… “
• 2008 • https://youtu.be/eeiBJ9Ep9K4
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ALDA –
Sei stata una poetessa Espressiva gran” Donna Alda Marini.
Italia – 2009
https://youtu.be/oXF-cK7Yngo
. . . Videointervista ad Alda Merini, parte del progetto che ricerca il limite tra poesia e pazzia, intesa come forza creativa, e vive attraverso le parole di personaggi della letteratura che hanno vissuto esperienze di manicomio.
. . . Un’anima di grande lucidità, che sa comunicare saggezza a chiunque si metta in ascolto.
Le riprese sono state girate nell’abitazione della poetessa italiana, un vecchio appartamento di Zona Navigli a Milano. I temi toccati con lucidità disarmante da Alda Merini sono Religione, Crisi Sociale contemporanea e Immigrazione.
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Intervista – Alda Merini:
Dialoghi su un luogo segreto chiamato poesia. 1 – 4

  1. https://youtu.be/meoJPxD6Vv8
  2. https://youtu.be/ZcuFZlDJ2GA
  3. https://youtu.be/lHSu1UdQ81w
  4. https://youtu.be/LpKxES1zOL8

. . . Ho avuto l’onore e la fortuna, tre anni fa circa, di intervistare la poetessa dei Navigli. Il suo prezioso ricordo è reso dolceamaro dalla sua recente scomparsa. Ringrazio, per i suoi preziosi consigli, Subhaga Gaetano Failla.
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ALDA MERINI – TARANTO – MICHELE PIERRI
https://youtu.be/nwYaWLlZH34
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Pensieri d’Autore – Alda Merini
https://youtu.be/R2n2zOoX2JM
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ALDA • La pazza della porta accanto …
https://youtu.be/zOpyBHKpalQ
Uno sguardo inedito che con semplicità tenta di restituire la grandezza artistica e umana di Alda Merini

  • di Antonietta De Lillo
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    Alda Merini. La diversità della poesia
    https://youtu.be/cSTN_3STPDA
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    Il ritratto di Alda Merini, poetessa scoperta e apprezzata fin da ragazza da personalità come Giorgio Manganelli, Giacinto Spagnoletti, David Turoldo, Maria Corti, e fin da ragazza tormentata dalle ombre del disagio mentale, cerca di restituire il senso di un’esistenza in cui il filo della scrittura e della poesia non è mai andato smarrito.

I suoi testi ricchi di sfumature e densi di umanità sofferta si intrecciano con le vicende personali, e il video “racconta” l’artista, le sue riflessioni sul mestiere di poeta, i difficili scogli della sofferenza, la lucidità di sguardo sulla propria vita.

Alda Merini è nata a Milano il 21 marzo 1931. Ha esordito giovanissima, a soli sedici anni, sotto l’attenta guida di Angelo Romanò e Giacinto Spagnoletti. La sua prima raccolta di poesie, La presenza di Orfeo, uscita da Schwarz nel 1953 con una presentazione di Spagnoletti, ebbe un grande successo di critica.

Si sono occupati di lei, fra gli altri, Oreste Macrì, David Maria Turoldo, Salvatore Quasimodo, Pier Paolo Pasolini, Carlo Batocchi, Maria Corti, Giovanni Raboni. Successivamente furono pubblicati: Paura di Dio (Scheiwiller 1955), Nozze romane (Schwarz 1955), Tu sei Pietro (Scheiwiller 1962).

Le quattro raccolte di versi sono state riunite con il titolo La presenza di Orfeo da Scheiwiller nel 1993. Dopo vent’anni di silenzio, dovuto alla malattia, sono apparse: La Terra Santa (Scheiwiller 1984), Testamento (Crocetti 1988), per Einaudi Vuoto d’amore (1991), Ballate non pagate (1995), Fiore di poesia (1951-1997) (1998), Superba è la notte (2000), Più bella della poesia è stata la mia vita (2003 con videocassetta), Clinica dell’abbandono (2004), per Frassinelli L’anima innamorata (2000), Corpo d’amore, Un incontro con Gesù (2001), Magnificat. Un incontro con Maria (2002), La carne degli Angeli (2003).

Nel 1996 Scheiwiller ha raccolto alcune plaquette ne La Terra Santa: Destinati a morire (1980), La Terra Santa (1983), Le satire della Ripa (1983), Le rime impetuose (1983), Fogli bianchi (1987). Con L’altra verità.

Diario di una diversa (prima edizione Scheiwiller 1986, nuova edizione Rizzoli 1997) inizia la sua produzione in prosa, a cui sono seguiti Delirio amoroso (il Melangolo 1989 e 1993), Il tormento delle figure (il Melangolo 1990), Le parole di Alda Merini (Stampa alternativa 1991), La pazza della porta accanto (Bompiani 1995, Premio Latina 1995, finalista Premio Rapallo 1996), La vita facile (Bompiani 1996), Lettere a un racconto.

Prose lunghe e brevi (Rizzoli 1998) e Il ladro Giuseppe. Racconti degli anni Sessanta (Scheiwiller 1999). Vi si aggiungono Aforismi e magie (Rizzoli 1999, BUR 2003), raccolta di aforismi, e l’antologia di poesie Folle, folle, folle d’amore per te. Poesie per giovani innamorati. (Salani 2002).

Nel 1993 ha ricevuto il Premio Librex-Guggenheim “Eugenio Montale” per la Poesia, nel 1996 il Premio Viareggio, nel 1997 il Premio Procida-Elsa Morante e nel 1999 il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Settore Poesia. (biografia tratta da http://www.aldamerini.com/)

di Gianni Canova – i testi di Alda Merini sono letti da Maria Teresa Letizia: produzione Medialogo, Servizio audiovisivi, Provincia di Milano. 1993.
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La poesia dei poveri
https://youtu.be/hI5xOZAJFIA
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………. Se il mondo fosse pieno di “pazzi” come lei, saremmo tutti più FELICI, LIBERATI dai “sani”. CIAO ALDA R.I.P. …ci hai lasciato, donato tanto…anche una figlia che continua ad emozionare. Grazie!
https://youtu.be/GFpHzyRpq7I
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https://www.aldamerini.it
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Disumano — inhumane
….. Privo di ogni senso di umanità, spietato, bestiale:
“… era disumano coi deportati affidati alla sua custodia; con valore neutro (e con senso per lo più attenuato).”
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….. Devoid of any sense of humanity, ruthless, bestial:
“… he was inhumane with the deportees entrusted to his custody; with neutral value (and with a mostly attenuated sense).”
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. . . Storia di un’amicizia …… il privilegio della follia …

  1. Sergio Carlacchiani e Alda Merini
    https://youtu.be/qAiNIFx2KDg
    https://youtu.be/6Dm91dBuj1k ( 3 ore )

    .
    ” . . . Alla cara Alda Merini i miei DiSEGNI piacevano a tal punto che ogni volta che andavo a fargli visita nella sua casa di Milano sui navigli voleva sempre che gliene portarsi qualcuno in dono. Mi diceva : “ sa Carlacchiani, io e lei prima o poi faremo un bel libro …”

Ero a casa della poetessa, quel giorno avevamo parlato per ore del bravissimo editore d’arte nonché grande suo amico Vanni Scheiwiller, stavo per congedarmi quando lei improvvisamente quasi in trance cominciò come a dettare dei versi in maniera confusa e balbettante…

Scrissi tutto in più fogli e quando lei cominciò come a svegliarsi da quello stato le dissi cosa era capitato; per nulla turbata da tutto ciò mi disse:

“Carlacchiani mi faccia leggere un po’ cosa ho combinato ma stia tranquillo ne farò poesia e un bel libro con i suoi disegni, casa dice lei? ”

Risposi:
. . . “Certamente signora, ne sono onorato, bellissimo !“
Così andò. La cartella stampata su carta Fabriano Rosaspina, in trecento esemplari firmati dagli autori, contiene sei aforismi illustrati da me a carboncino e tre poesie di Alda Merini dedicate a Vanni Scheiwiller”

. . . Nel 2000 l’intensa amicizia e collaborazione che Carlacchiani ha con Alda Merini sfocia in un libro/cartella dedicato a Vanni Scheiwiller, di enorme pregio, stampato dalla Tipografia Fioroni di Casette d’Ete – Sant’ Elpidio a Mare (FM),
in trecento esemplari, numerati e firmati dai due autori, contenenti sei aforismi e tre poesie inedite scritte dalla celebre poetessa, più sei disegni realizzati a carboncino dall’artista marchigiano.
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  • Sergio Carlacchiani
    .
    http://sergio-carlacchiani.blogspot.com
    .
    . . . Bacio
    che sopporti il peso
    della mia anima breve
    in te il mondo del mio discorso
    diventa suono e paura …

  • ~ ALDA ~
    .
    §
    .
    Giorgio Rapanelli:

” . . . Questa intervista dovrebbe essere fatta conoscere nelle scuole pubbliche e private. La “pazzia” proviene, forse, da vite precedenti. Comunque la “pazzia” viene re-stimolata inella presente esistenza dall’esterno: in famiglia, nella scuola, tra gli amici, nei luoghi di lavoro, e via elencando.

E’ la mancanza di amore, di comprensione, di comunicazione, di affinità quella che fa dall’esterno esplodere la “pazzia”

Alda Merini, di cui non avevvo letto le poesie e il pensiero, me l’ha fatta conoscere una mia concittadina, il 26 dicembre, attraverso il recital di un testo da lei elaborato con le poesie e il pensiero della poetessa.

Fabiana Vivani è una giovane di Corridonia, attrice ed educatrice soprattutto con corsi di recitazione per bambini, che ha ricordato Alda ad un folto pubblico di estimatori nel Palazzo dei Priori di Montecassiano di Macerata, riscuotendo alla fine applausi a scena aperta…

Applausi liberatori da una introversione per il dolore di un Essere sensibile, ma non “pazzo”, quale era Alta Merini…”
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§

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Alda Merini – Invettiva contro la luna – Documentario
https://youtu.be/G15Np-M_Qlo
. . . Bella recitazione con quella punta di amarezza che serve a questa grande poetessa.
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• Alda Merini – Nelle fervide unghie del dolore …
https://youtu.be/ISo2jsmcP9Y
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Angelo Semeraro:


“… I manicomi…..una vergogna dell’essere dis-umano.
La letteratura….salvezza mentale “

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Non siamo consapevoli – quanto belli siamo !


We are not aware – how beautiful we are !


John Cage (1912–92) is regarded as one of the most influential and controversial composers of the 20th century.

It is not only his music that this reputation is based on – his ideas were revolutionary, and he cast doubt on the supremacy of European art, and music when it was unchallenged and such views were considered heretic.

Cage rejected the status held by harmony, instrumentation, and even the development of music from one point to another. He disconnected harmony from rhythm to liberate western music from its hitherto privileged hierarchies – iconoclastic stuff for 1940s America!

Cage studied with Schoenberg in Los Angeles, and although he adopted the 12-tone technique he abandoned Schoenberg’s expressionist style.

Cage was also influenced the maverick composer – Erik Satie. Satie had also ridiculed the musical establishment, and Cage arranged Satie’s longest work Socrate (a monodrama for piano and voice) for two pianos. It is worth mentioning that Cage’s favourite Satie composition was Vexations, a short work for piano, with instructions that it may be performed 840 times without pause or change.


§

John Cage (1912-1992) è considerato uno dei compositori più influenti e controversi del XX secolo.

Non è solo la sua musica su cui si basa questa reputazione: le sue idee erano rivoluzionarie e metteva in dubbio la supremazia dell’arte europea e della musica quando era incontrastata e tali opinioni erano considerate eretiche.

Cage ha rifiutato lo status detenuto dall’armonia, dalla strumentazione e persino dallo sviluppo della musica da un punto all’altro. Ha disconnesso l’armonia dal ritmo per liberare la musica occidentale dalle sue gerarchie finora privilegiate – roba iconoclasta per l’America degli anni ’40!

Cage ha studiato con Schoenberg a Los Angeles e, sebbene abbia adottato la tecnica dei 12 toni, ha abbandonato lo stile espressionista di Schoenberg.

Cage è stato anche influenzato dal compositore anticonformista – Erik Satie. Satie aveva anche ridicolizzato l’establishment musicale e Cage ha arrangiato l’opera più lunga di Satie Socrate (un monodramma per pianoforte e voce) per due pianoforti. Vale la pena ricordare che la composizione di Satie preferita di Cage era Vexations, un breve lavoro per pianoforte, con istruzioni che possono essere eseguite 840 volte senza pause o cambiamenti.

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. . . Quando i ministri cominciano a non fare i ministri, ma vanno in giro a dire la qualunque, sempre più circondati da un alone di militarismo, la cosa preoccupa molto.


. . . E mi preoccupa l’assoluta mancanza di umanità.

. . . Non dovrebbe essere prendersi cura dei cittadini il lavoro di chi deve garantire la sicurezza?

. . . Mi pare invece sia un lavoro orientato a ignorare i cittadini e spingerli a puntare il dito contro chi sta più in basso.

. . . Non si punta mai il dito in alto: perché ci sono milioni di poveri in Italia, non si dice mai.
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Da una conversazione di Gino Strada con Chiara Cruciati

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Le forze armate statunitensi volevano devastare il Giappone senza mezzi termini, ma volevano anche che l’esplosione della bomba atomica fosse così magnifica, così spettacolare, che il mondo intero sarebbe stato paralizzato dalla potenza militare degli Stati Uniti.

Gli eventi di Hiroshima quel giorno di agosto hanno cambiato il mondo: il 90% di Hiroshima è stato raso al suolo…

Quando la prima bomba atomica è stata sganciata su Hiroshima: le temperature hanno raggiunto più di 10.000 gradi Fahrenheit e la luce era più brillante del sole.

La bomba ha ucciso il 30% della popolazione di Hiroshima: 80.000 persone e 70.000 sono rimaste ferite. Poiché è esplosa sopra un ospedale, ha ucciso il 90% dei medici e delle infermiere della città, lasciando pochi a prendersi cura dei feriti.
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L’aereo che doveva sganciare la bomba su Nagasaki – era pieno di 14 libbre di plutonio – ha sorvolato la città, nessuna sirena ha avvertito i civili dell’imminente disastro. I funzionari pensavano che il piccolo numero di aerei nelle missioni di bombardamento fossero solo aerei da ricognizione, quindi non hanno dato alcun allarme.

La bomba uccise all’istante 70.000 uomini, donne e bambini. Solo 150 erano membri dell’esercito giapponese. La bomba ne ferì altri 70.000 e le radiazioni continuerebbero a togliersi la vita a coloro che erano lì da decenni.

Nel frattempo, molti che sono morti subito dopo lo hanno fatto lentamente e dolorosamente. Sebbene la tempesta di fuoco abbia bruciato molti a morte contemporaneamente, molti altri hanno subito orribili ustioni che hanno reso la scena subito dopo l’esplosione particolarmente da incubo per i sopravvissuti.

La città di Hiroshima ha stimato che oltre 200.000 persone sono state uccise in connessione con il bombardamento, e in gran parte a causa di una combinazione mortale di avvelenamento da radiazioni e mancanza di risorse mediche perché la bomba è esplosa direttamente su un ospedale cittadino, uccidendo una parte enorme del suo medici e forniture locali.
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BOMBARDAMENTO DI HAGASAKI:


Le stime dicono che la bomba ha ucciso all’istante circa 70.000 uomini, donne e bambini. Solo 150 erano membri dell’esercito giapponese. La bomba ne ferì altri 70.000 e le radiazioni continuerebbero a togliersi la vita a coloro che erano lì da decenni.

https://allthatsinteresting.com/hiroshima-shadows
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I critici in entrambi i paesi e altrove affermano che gli attacchi dei bombardamenti nucleari non erano necessari per porre fine alla guerra; i civili presi di mira come atto di terrore, erano infatti progettati per intimidire l’Unione Sovietica con l’energia nucleare degli Stati Uniti.

¡ NEVER AGAIN • MAI PIÙ • NUNCA MÁS • JAMAIS PLUS !

• 1945 • HIROSHIMA & NAGASAKI • IMMAGINI:
GIAPPONE Città dopo il bombardamento USA • https://www.tinyurl.com/y3hf46el

. . . Amara Terra nostra…

• Hiroshima Mon Amour • https://youtu.be/wsXDhcRz7GA

https://en.wikipedia.org/wiki/Hiroshima_mon_amour
.
Che tristezza profonda. . . difficile da sopportare…

• • Que profunda tristeza. . . difícil de soportar…

• • • Che profonda tristezza. . . difficile da sopportare….
.

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The Nuclear Shadows of Hiroshima: People were burned into the ground by the Atomic Bomb
.
The U.S. military wanted to devastate Japan in no uncertain terms — but they also wanted the atomic bomb’s blast to be so magnificent, so spectacular, that the entire world would be paralyzed by U.S. military power.

The events in Hiroshima that August day changed the world: 90% of Hiroshima was flattened…

When the first atomic bomb was dropped on Hiroshima: Temperatures reached higher than 10,000 degrees Fahrenheit and the light was brighter than the Sun.

The bomb killed 30% of Hiroshima’s population: 80,000 people, and 70,000 were injured. Because it detonated above a hospital, it killed 90% of the city’s doctors and its nurses, leaving few to tend to the wounded.
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The plane the bomb to be dropped on Nagasaki — was packed with 14 pounds of plutonium — flew over the city, no sirens warned civilians of the impending disaster. Officials thought the small number of planes on the bombing missions were just reconnaissance aircraft, so they sounded no alarm.

The bomb instantly killed 70,000 men, women and children. Only 150 were members of the Japanese military. The bomb injured 70,000 more, and radiation would continue to take the lives of those who had been there for decades.

Meanwhile, many who died in the immediate aftermath did so slowly and painfully. Though the firestorm burned many to death at once, many more suffered horrific burns that made the scene just after the blast especially nightmarish for survivors.

The city of Hiroshima estimated that upwards of 200,000 people were killed in connection with the bombing, and largely due to a deadly combination of radiation poisoning and a lack of medical resources because the bomb detonated directly over a city hospital, killing a huge portion of its local doctors and supplies.
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HAGASAKI BOMBING:


Estimates say that the bomb instantly killed some 70,000 men, women and children. Only 150 were members of the Japanese military. The bomb injured 70,000 more, and radiation would continue to take the lives of those who had been there for decades.
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https://allthatsinteresting.com/hiroshima-shadows
.
Critics in both countries and elsewhere say that the Nuclear bombing attacks weren’t needed to end the war; targeted civilians as an act of terror, were in fact designed to intimidate the Soviet Union with U.S. nuclear power.

¡¡¡ NEVER AGAIN • MAI PIÙ • NUNCA MÁS !!!

• 1945 • HIROSHIMA & NAGASAKI • IMAGES:
JAPAN Cities after the US Bombing • https://www.tinyurl.com/y3hf46el

. . . Amara Terra nostra …

• Hiroshima Mon Amour • https://youtu.be/wsXDhcRz7GA

https://en.wikipedia.org/wiki/Hiroshima_mon_amour
.
• Che tristezza profonda . . . difficile da sopportare…

• • Que profunda tristeza . . . difícil de soportar…

• • • What a deep sadness . . . hard to bear….
.

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. . . The problem with these cruel people is that their cities have never been bombed …

– Charles BUKOWSKI. 1980


. . . “Il problema con queste persone crudeli è che le loro città non sono mai state bombardate …”


. . . “El problema con esta gente cruel es que sus ciudades nunca han sido bombardeadas …”


. . . “Le problème avec ces gens cruels, c’est que leurs villes n’ont jamais été bombardées …”


. . . There is a loneliness in this world so great


that you can see it in the slow movement of
the hands of a clock.
.
People so tired
mutilated
either by love or no love.


people just are not good
to each other . . .


https://youtu.be/vOPKyw1Ib4Y
https://youtu.be/1UKC_jRe9qA

. . . C’è una solitudine così grande in questo mondo


che la si vede nel lento movimento
delle lancette dell’orologio …
.
Gli uomini sono così stanchi
mutilati per amore
o per no amore.


Le persone, semplicemente,
non sono buone
l’una con l’altra
. . .


• 1698 * 1756 • Chi non sente …


https://youtu.be/6IDqAkPVoAY


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¡¡¡ NEVER AGAIN • MAI PIÙ • NUNCA MÁS !!!
• 1945 • HIROSHIMA & NAGASAKI ¡¡¡ BOMBED by USA !!!

.
• 2021 *JAPAN • Marks 76th Anniversary of Hiroshima & Nagasaki bombings by US
https://www.flickr.com/photos/artamia/51362660664/in/dateposted-public/

“Everyone able to read should read it”… and I agree …
.

. . . Published in THE NEW YORKER. print edition
of the August 31, 1946, issue.
https://www.newyorker.com/magazine/1946/08/31/hiroshima

.
https://www.newyorker.com/magazine/1946/08/31
.
. . . Amara Terra nostra …

• Hiroshima Mon Amour • https://youtu.be/wsXDhcRz7GA

https://en.wikipedia.org/wiki/Hiroshima_mon_amour
.
• Che tristezza profonda . . . difficile da sopportare…
.
• • Que profunda tristeza . . . difícil de soportar…
.
• • • What a deep sadness . . . hard to bear….

• IMAGES • JAPAN Cities after the US Bombing • tinyurl.com/y3hf46el

. . . ATTN >• HIROSHIMA 1945 • PHOTO BY PAUL POPPER •
https://www.flickr.com/photos/artamia/51362660664/in/dateposted-public/
………………………………………………………………………………………………………

. . . PAUL POPPER • https://tinyurl.com/s6xrk9
@ GETTY > • https://www.gettyimages.ca/photos/paul-poppe
https://www.gettyimages.co.uk/collections/popperfoto#
.
https://www.newyorker.com/magazine/1946/08/31/hiroshima
Published in THE NEW YORKER. print edition (Aug.31, 1946, issue)


https://www.newyorker.com/magazine/1946/08/31

.
https://www.newyorker.com/tag/hiroshima


• AUGUST 6 & 9 1945 • HIROSHIMA & NAGASAKI
ARE BOMBED by USA •

https://link.newyorker.com/view/5be9caa224c17c6adf399211cjl5x.1do8/6293a2a0
.
This week marks the 76th Anniversary of the bombing of Hiroshima. In 1946, William Shawn, who was then the deputy to Harold Ross, the editor of The New Yorker, asked John Hersey to travel to Japan and write about the horrific aftermath. Hersey’s report, “Hiroshima,” marked a radical departure from the conventional journalism of the day. In clear and supple prose, he described incomprehensible destruction on a human level. Hersey focussed on six survivors.

(“Each knows that in the act of survival he lived a dozen lives and saw more death than he ever thought he would see.”) The magazine devoted its entire August 31st issue to the piece, and it was soon being read all over the world. Seventy-four years later, we’re bringing you Hersey’s celebrated work and a selection of related articles. In “Hiroshima: The Aftermath,” from 1985, Hersey revisits the survivors he profiled in his original report.

In “Usher,” Eugene Kinkead encounters Paul W. Tibbets, Jr., the colonel who piloted the plane that unleashed the bomb. (“When the bomb was dropped, everyone craned his neck to watch the enormous black cloud that rose over the city—an effect quite different from anything any of them had ever seen.

Then they flew back to the Marianas, eating ham sandwiches as they went.”) In “Atomic John,” David Samuels writes about a truck driver from Wisconsin who deciphered the secrets of the first nuclear bombs.

Finally, in “John Hersey and the Art of Fact,” Nicholas Lemann profiles the New Yorker reporter and explores how his work helped transform magazine reporting. Taken together, these pieces offer a bracing reminder of the power of journalism to bear witness to even the most incomprehensible historical events.

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— David Remnick
https://www.newyorker.com/


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